L’ascensore condominiale è molto spesso fonte di accesi dibattiti nel corso delle assemblee per le molteplici criticità che comporta. Poiché non solo l’elevatore ma anche tutte le varie componenti installate che la compongono sono ritenute parte integrante delle parti comuni del condominio, ne consegue che bisogna prestare particolare attenzione alla normativa che riguarda l’ascensore, anche alla luce della sua continua evoluzione. Cercheremo di seguito di fornire gli opportuni chiarimenti su alcuni dei temi maggiormente dibattuti.
La manutenzione dell’ascensore condominiale
Precisiamo innanzitutto che la prima operazione che bisogna effettuare nel momento in cui viene installata un’ascensore è la sua messa in esercizio, ossia la sua prima corsa, che a norma dell’art. 12 del DPR 162/1999 deve essere comunicata al Comune e alla Provincia competente dal proprietario dell’immobile o in caso di condominio dall’amministratore dello stesso. Questa comunicazione deve essere effettuata agli uffici competenti entro 30 giorni dalla messa in esercizio e questi provvederanno a comunicare il numero di matricola dell’ascensore.
Dopo questa prima fase sono necessarie poi delle azioni successive che consistono nella manutenzione dell’ascensore e nelle verifiche periodiche. La normativa attuale, dettata sempre dal citato DPR, non indica le tempistiche con le quali la manutenzione debba essere effettuata ma pone solo l’obbligo in capo all’amministratore di effettuarla con regolare periodicità. In realtà, effettuando un esame più attento degli articoli 13 e 15 si può ragionevolmente desumere che la manutenzione sia da effettuare almeno ogni 6 mesi. Diversamente la verifica periodica deve invece essere eseguita ogni due anni da aziende autorizzate all’esercizio di questa attività.
Le novità introdotte recentemente
Negli ultimi anni sono state introdotte significative novità in termini di normativa sull’ascensore in virtù dell’emanazione del DPR 23/2017 che prevede delle norme più stringenti in termini di sicurezza e salute delle persone nonché nuovi standard di conformità per le aziende che installano ascensori e procedono alla loro manutenzione e verifica periodica. Le novità più importanti introdotte da questo decreto riguardano i requisiti fondamentali che gli impianti devono rispettare tra i quali possiamo ricordare la facilità di uso e accesso per le persone affette da disabilità, le soluzioni in caso di interruzione della corrente elettrica, la riduzione dei rischi di caduta dell’impianto.
Le norme relative alla sicurezza
Il tema della sicurezza dell’ascensore è stato molto dibattito anche in ambito europeo con l’introduzione di nuove norme (EN 81-20 e EN 81-50), obbligatorie per gli impianti installati successivamente alla data dell’1 settembre 2017. Innanzitutto sono state previste nuove regole relative sia alla costruzione che alla successiva installazione degli impianti; inoltre, per quanto riguarda la specifica area degli ascensori condominiali, sono state previste norme più stringenti relativamente alla manutenzione che deve essere effettuata esclusivamente da personale qualificato con il quale è stato sottoscritto uno specifico contratto di manutenzione e la verifica dell’impianto deve essere eseguita ogni due anni dagli enti competenti che rilasceranno un verbale dell’avvenuta ispezione.
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