Ascensore: l’importanza del libretto di immatricolazione per gli ascensori
Il libretto di immatricolazione di un’ascensore è fondamentale. Ad oggi, gli impianti per gli ascensori sono presenti in quasi tutti i complessi abitativi e rappresentano una comodità per quelle famiglie che fanno spesso la spesa, hanno figli piccoli o vivono ad un piano molto alto del palazzo. Inoltre rendono il condominio accessibile a coloro affetti da disabilità motorie o a chi ha subito un infortunio e non può salire facilmente le scale.
Dal lato amministrativo, lavorare su un impianto come quello di un ascensore non è facile. Bisogna presentare moltissimi documenti essenziali per l’identificazione della struttura ma anche per la verifica e la manutenzione della stessa. Sono i cosiddetti libretti di immatricolazione. Sono vitali non solo perché richiesti dalla legge, ma anche perché garantiscono che l’ascensore venga controllato e funzioni correttamente. Di seguito, approfondiremo insieme questo argomento.
Libretto di immatricolazione: che cos’è?
Il libretto di immatricolazione di un impianto di ascensore è un documento che contiene tutte le informazioni riguardanti i lavori eseguiti e le caratteristiche di tale impianto. Secondo il DPR 192/66 dev’essere l’installatore dell’ascensore a riportare tale documento. Conterrà ogni informazione riguardo l’impianto, il suo funzionamento, la sua data di messa in servizio e le varie certificazioni che attestano l’utilizzabilità dell’ascensore.
Inoltre, il libretto di immatricolazione dev’essere usato per registrare le future verifiche periodiche dell’impianto, in modo da garantire sicurezza e funzionalità. In poche parole, è come se fosse una specie di carta di identità (o medica) dell’ascensore. Quelli che, purtroppo, non posseggono un libretto di immatricolazione, non sono considerati regolari e di conseguenza non utilizzabili. Nel caso di smarrimento del documento, è possibile chiedere un duplicato all’ente competente. Quest’ultimo, però, varia in base all’anno di installazione dell’impianto:
- Ascensori fino al 1982, e collaudati dall’ENPI, sarà necessario rivolgersi all’ASL/ARPA del proprio territorio;
- Installati tra il 1982 e 1999, collaudati dall’ISPESL, bisognerà richiedere il duplicato alla sede dell’INAIL del proprio territorio;
- Ascensori dopo il 1999, basta rivolgersi all’impresa che ha effettuato l’installazione o a quella che effettua la manutenzione.
Ricostruzione del libretto – Quando si perde la copia originale
Il duplicato del documento richiede logicamente, il possesso della copia originale del libretto di immatricolazione. Tuttavia, quando si parla di ascensori con data di installazione risalente a molti anni fa, non sempre si ha la fortuna di avere ancora la copia originale. In questi casi, è possibile richiedere la ricostruzione del libretto. Il proprietario del condominio dovrà incaricare una ditta apposita che effettui le verifiche e i collaudi necessari all’impianto, al fine di compilare firmare il documento. Quest’ultimo dovrà contenere, tutte le caratteristiche tecniche dell’ascensore, data iniziale di collaudo, informazioni riguardanti lo stato dell’impianto. Infine, una volta pronto dovrà essere richiesta all’organo apposito la verifica per la convalida del libretto, attraverso la quale si vedrà se le informazioni e le caratteristiche riportate nel documento siano congruenti alla realtà.
Come azienda leader nel campo degli ascensori possiamo dire che, il libretto di immatricolazione rappresenta un documento estremamente vitale per l’identificazione della struttura e per il suo mantenimento. È quindi necessario averne sempre una copia a portata di mano, poiché garantisce la legalità e il funzionamento dell’impianto.
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